sabato 5 gennaio 2008

VIVA CATANIA,TUTTI INSIEME? (da provocazioneonline.it)


Anno nuovo,vita nuova.Riparte la preparazione del Calcio Catania a gonfie vele in vista della supersfida del 12 Gennaio contro la Juventus.Si chiude un 2007 da ricordare,nel bene e nel male:la morte di Raciti e la salvezza conquistata rappresentano le due facce della stessa realtà rossazzurra.Ma nell’anno appena trascorso si è vista una soprattutto società solida,che ha fatto fronte a handicap economici ingentissimi ma che ha saputo rialzarsi e quest’anno viaggia spedita con una squadra che gioca bene,vince e convince.L’atteggiamento a muso duro della società ad inizio stagione è da elogiare,un comportamento cinico e pragmatico contro un’amministrazione che voleva far valere i suoi diritti di “casta” per ottenere abbonamenti gratis per tutti i suoi componenti.Lo Monaco è da condividere così come tutta la società,che al momento opportuno ha premiato i suoi tifosi varando opportunità da steward per gli studenti più meritevoli dell’Ateneo,ha abbassato i prezzi per gli abbonati nella “Giornata rossazzurra”,ha indetto prezzi “popolari”(o “da serie B”) per la sfida di Coppa Italia contro il Milan.Oltre all’aspetto societario andrebbe annoverato l’exploit tecnico di un collettivo ben organizzato ed equilibrato tatticamente dall’esperienza di Silvio Baldini,condannato frettolosamente da tutti(anche da me stesso)dopo la caduta di stile di Parma.I risultati gli danno ragione.La possibilità di avere in squadra gente come Vargas o Martinez,anch’essi da subito criticati da molti fantomatici “tifosi”,sono la prova della sapiente esperienza di una società forte.Molti soloni del calcio si aspettavano i grandi nomi,invece sono arrivati giovani promettenti che realizzeranno plusvalenze da capogiro per l’azienda-Catania(termine caro all’ad rossazzurro),poiché seguiti dai club europei più blasonati.
Capitolo-mercato:non bisogna esaltarsi,ma prendere qualche buon giovane per rinfoltire il centrocampo ma soprattutto una punta per far rifiatare Spinesi.L’umiltà e la cultura del lavoro pagano,il Presidente Pulvirenti insegna.E pensare che qualche mese fa l’assessore allo sport Garofalo sparava a zero sulla società,dopo i disguidi sulla manutenzione del campo da gioco,attaccandola di voler fare solo business a Catania.I fatti dicono altro:società solida,equilibrata con le esigenze di bilancio,oltre che grande realtà del campionato nazionale.Per continuare su questa strada bisogna però remare tutti dalla stessa parte,comprese le istituzioni che da qualche tempo non assecondano gli interessi della comunità sportiva a Catania.

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