sabato 24 novembre 2007

ANCORA IL FASCISMO


E’ nata (finalmente?) "La Destra",il nuovo soggetto politico fondato da Storace,in dissenso da tempo con le scelte del leader di Alleanza Nazionale Fini in merito soprattutto all’entrata di AN nel Partito popolare europeo prevista per il 2009.Dopo aver invocato per lungo tempo invano un congresso del partito,l’ex governatore del Lazio ha deciso di fare da solo.E lo ha fatto nella maniera che tutti si attendevano:svolta in senso ultrareazionario,ultraconservatore,estrema destra in senso duro e puro,insomma un movimento neofascista.All’assemblea costituente di Roma infatti saluti romani e sfoggio di retorica hanno fatto da sfondo alla presentazione del nuovo soggetto.Storace vuole "riaccendere la fiamma spenta a Fiuggi",cavalcando l’onda emotiva del pubblico presente.A fare da contorno la presenza,discutibile,di Silvio Berlusconi.Dulcis in fundo,l’ex pasionaria di AN Daniela Santanchè si unisce a Storace,abbandonando Fini e attratta da una probabile futura poltrona da ministro.
La destra che nasce con i suddetti personaggi è una destra nostalgica,che inneggia al Duce e che guarda al passato invece che al presente.Sttorace non ha capito a nostro avviso la portata epocale della svolta di Fiuggi,ha offeso il premio Nobel Rita Levi Montalcini,ha attaccato il Presidente della Repubblica Napolitano,ha "saccheggiato",copiandola,la fiamma di Azione Giovani.L’ex ministro della Salute negli ultimi tempi ha avuto un comportamento che non gli fa onore,che non fa onore ad un uomo politico di destra,ma che fa tanta pubblicità.Proprio in questo momento così delicato dove si parla di semplificazione dell’assetto istituzionale e di riduzione dei partiti,si è cavalcata una svolta personalistica che non va da nessuna parte,ma si volta continuamente verso un passato tanto,troppo lontano,che sta solo sui libri di scuola.E’ stata servita la vendetta nei confronti di un leader che aumenta giorno dopo giorno i consensi intorno a sé e che si candida a capo indiscusso della destra italiana.
In conclusione,a destra di AN c’è spazio solo per i nostalgismi,per gli estremismi,per un’area di micropartiti che messi assieme non arrivano al 5%.A destra di AN c’è il neofascismo,che un partito liberalconservatore maturo e a vocazione maggioritaria come quello di Fini ha messo in soffitta già dodici anni fa.Tutto sommato,meglio che queste persone siano uscite da Alleanza Nazionale.

IL TEATRO DEI FOLLI


Se a sinistra la macchina d’azione si è messa in moto con alla guida Walter Veltroni che programma incontri bilaterali proponendo il 2008 come anno delle riforme(soprattutto elettorale e costituzionale),dall’altra parte la Cdl latita,forse arrivata al capolinea.La ragione di questo improvviso stop è stata l’ultima uscita di Silvio Berlusconi che ha fondato il Partito del popolo delle libertà avviando un’offensiva mediatica a danno dei suoi alleati.Nei,fatti,dopo aver tirato fuori dal cilindro Michela Vittoria Brambilla e i suoi circoli della libertà,il leader di FI qualche giorno fa ha regalato agli italiani un altro colpo di scena,uno show inedito con l’annuncio del Ppl dal tetto di una macchina in piazza San Babila a Milano.Era da tempo che non vedevamo un uomo politico(in questo caso neanche quello) prendere decisioni forti unilateralmente scuotendo dalle fondamenta l’attuale sistema politico italiano.L’ex premier ha fallito la spallata a Prodi,ha rinnegato il bipolarismo(dopo esserne stato l’artefice con la discesa in campo nel ’93),ha cavalcato l’onda emotiva di otto(presunti e non verificati) milioni di firme contro il governo in carica.Una strategia politica in senso demagogico e populistico degna del miglior grillismo,insomma.
Berlusconi ha parlato di “parrucconi” della politica:da che pulpito viene la predica,da gente che si è candidata per ben quattro volte al governo.L’Italia arranca,nel nostro paese ci governano le stesse persone che ci governavano negli anni ’90,mentre il resto d’Europa ha voltato pagina,le grandi nazioni europee sfornano nuovi personaggi anno dopo anno.Gravi errori anche e soprattutto nei confronti degli alleati:Berlusconi ha praticamente rescisso unilateralmente l’accordo formale preso qualche tempo fa nel corso del vertice con Fini e Bossi su una nuova legge elettorale che avrebbe garantito il bipolarismo.Discutibili inoltre la presenza del cavaliere all’assemblea costtuente de “La Destra” di Storace(fuoriuscito da Alleanza Nazionale in dissenso con Fini insieme a Daniela Santanchè) e l’attacco mediatico sul piano privato allo stesso leader di AN.
La situazione attuale non è chiara:fine del bipolarismo,grande coalizione,riforma elettorale alla tedesca.Il nostro paese sprofonda nel caos,una grande alleanza politica si è sfaldata ed è un nuovo stop nel processo di semplificazione formale dell’impianto politico italiano.Crediamo che sia giunto il tempo per i parrucconi della politica di farsi da parte e lasciare spazio ai più giovani,per il bene dell’Italia.

lunedì 12 novembre 2007

IN ATTESA DI NOTIZIE...

Il momento politico attuale impone più che mai una necessità di decisione e rapidità:a sinistra abbiamo visto la nascita del Partito Democratico con critiche annesse in virtù del suo stato di "alter ego" del governo Prodi,il Presidente appunto del nuovo raggruppamento.In tal senso il Pd perde già in partenza lo slancio propulsivo di un nuovo ampio movimento,essendo nato proprio quando buona parte della suddetta classe dirigente sta in un governo ai minimi storici di gradimento.Desolante vedere fare un imbarazzante gioco dei nomi tra Veltroni(segretario)e Prodi(presidente) nel’ambito di un "nuovo" movimento politico che cozza,stride con la vecchia classe dirigente ex DC ed ex PCI che ci governa.Al di là di tutto però è bene soffermarsi su quanto di nuovo sta accadendo nel centrosinistra:senza difficoltà dobbiamo ammettere che è nato un nuovo partito in condizioni di democrazia mai viste prima,sebbene con liste bloccate e candidati fantasma.Crediamo sia necessario monitorare appunto lo spazio d’azione presente tra il Partito democratico ed il governo.
Ma invece cosa succede dall’altra parte?Al di là delle pur condivisibili manifestazioni popolari,ahimè mi sembra poco o niente.Il partito unico non s’ha da fare,questo è ovvio,molto meglio la federazione;invece il vero tassello mancante è a nostro avviso uno straccio di programma alternativo a quello che il centrosinistra sta cercando di portare avanti,con scarsi esiti.Legittime le proposte di Alleanza Nazionale in materia di fisco e sicurezza,ma bisogna in qualche modo lasciare alla piazza il tempo che trova,per iniziare a lavorare sugli obiettivi comuni con gli alleati,cercando di capire in tal senso da che parte sta l’UDC.Proprio questo potrebbe essere il primo passo per ritrovare sintonia comune nell’ambito della CdL:un documento snello,di pochi punti,per proporre,agire, e dare un colpo forte(anziché una spallata) al governo in carica.
Sul post-Prodi ci sono inoltre divergenze tra e negli schieramenti:un intervento che crediamo sia ineludibile è quello sulla legge elettorale,al fine di ottimizzare l’equilibrio tra rappresentatività e governabilità e garantire maggiore democrazia.Lavorando in comune(con Prodi o un eventuale governo tecnico) si potrà andare al voto in condizioni più stabili e favorevoli per tutti,si avrà una semplificazione in ambito elezioni e si potrà scegliere il proprio candidato in maniera diretta.
L’emergenza è quella di dare risposte ai cittadini con la buona politica,respingendo l’antipolitica strisciante e dare nuova linfa ad un paese in crisi.

domenica 4 novembre 2007

Ultime news dallo sbando istituzionale


Tanto per cambiare il nostro governo continua a regalarci scene da prima pagina “nera”.Davvero è difficile trovare le parole per “etichettare” un momento buio che dura ormai da un anno e mezzo,nel quale la politica italiana ha fatto un passo indietro rispetto ai cinque anni del governo Berlusconi:l’esecutivo ha rinforzato le linee dell’antipolitica,ha piazzato propri membri in tutti gli organi istituzionali alzando un muro contro muro verso chi è stato sconfitto per 24.000 voti (tra l’altro vincendo al Senato),ha cercato di governare e prendere decisioni ma ha fallito per forza di cose.Il problema sta in principio,già dal programma con cui l’Unione è andata alle elezioni e poi al governo si evince una condizione di fondo:tante parole che ‘annacquano’ il contenuto di fondo per accontentare una coalizione eterogenea divisa su tutto;ma dopo la prima ‘caduta’ e il secondo tentativo di Prodi,dov’è andato a finire il “patto” di pochi punti sottoscritto con tutti i partiti della maggioranza,dove si diceva che in caso di divisioni il Presidente del Consiglio avrebbe imposto la propria decisione?Non mi sembra si sia visto un cambio di marcia,il governo arranca e l’Italia peggio:ormai per paura di una fine imminente vediamo più sedute in CdM (con astensioni annesse)che riforme in Parlamento.Ultimi pastrocchi in ordine di tempo:da un lato,il tentativo(bocciato) di istituire una commissione d’inchiesta ad hoc sui fatti di Genova(G8 2001),una cambiale verso i partiti della sinistra massimalista che si è rivelata un boomerang;dall’altro,l’ultima uscita del ministro Turco,che dopo aver tentato invano di raddoppiare il quantitativo di uso di cannabis ed avanzato la proposta di portare i NAS nelle scuole,adesso propone controlli obbligatori antidroga per gli operatori nel servizio pubblico dei trasporti.Davvero uno stato confusionale,ogni giorno per il governo Prodi è un arrancare continuo;lealmente e sinceramente,sebbene da avversari politici,è impossibile credere ad un governo che un giorno vara l’indulto e il giorno successivo decide un “pacchetto sicurezza” per fermare l’emergenza,ignorando il vero nodo della questione:la certezza della pena.Ci auguriamo che presto venga messa la parola fine a questo scempio,al peggior governo della storia della Repubblica italiana.Aspettiamo con ansia il voto sulla Finanziaria 2008,previsto per questo mese:magari sarà la volta buona…