lunedì 17 settembre 2007

LA MIA SUL FENOMENO GRILLO


E’ esploso il fenomeno Grillo,che con il suo V-Day ha spopolato nelle città italiane portando in piazza 300.000 persone per una proposta di legge popolare.Grillo vuole cancellare i condannati dal Parlamento,limitare il mandato a due legislature(validità retroattiva) e scegliere direttamente il candidato.
Demagogia?Populismo?Antipolitica?La cultura del sospetto ormai è radicata in Italia,soprattutto nella politica,ma la voglia di dialogo un po’ meno.Inizio subito col dire che mi trovo parzialmente d’accordo con Grillo,in quanto non vedo le soluzioni nel secondo punto:infatti,con questa proposta,in Parlamento non ci sarebbero state personalità come Almirante o Berlinguer,tra gli altri e non ce ne sarebbero in futuro;quindi concordo pienamente con i restanti due punti.Il fenomeno Grillo credo sia più che un “problema”,una “problematica” da affrontare,poiché la crisi della politica del 1992 veniva da un contesto internazionale che mutava scenari(vd.la caduta del muro di Berlino e la disgregazione del blocco sovietico),mentre ora il tracollo è tutto italiano.La politica non decide:i cittadini sentono il bisogno di aria pulita e in tal senso hanno contribuito negativamente da un lato,le scelte scellerate del governo Prodi(vedi Finanziaria 2007 e indulto),dal’altro un’opposizione discorde che da subito ha promosso il “muro contro muro” e non ha avanzato valide proposte o alternative.Oltre al problema della moralizzazione e del “Parlamento pulito” c’è inoltre la delicata questione dei costi della politica(esagerati,immotivati,a carico dei contribuenti) e sotto quest’aspetto “La casta” di S.Rizzo e G.A.Stella illustra a dovere questo scandalo tutto italiano.Un altro problema al quale credo la politica debba dare risposte(e su questo Grillo per il momento non incalza) è il problema del ricambio generazionale:l’Italia è l’unico grande paese europeo dove i protagonisti della politica sono gli stessi degli anni ‘90(su tutti Prodi e Berlusconi,mentre nel resto d’Europa vediamo il “nuovo" che avanza:Sarkozy,Brown,Zapatero,Merkel),per cui ritengo sia giusto dare maggiore spazio ai giovani,”svuotando” il Parlamento dei condannati e inserendo nuova linfa per un futuro più roseo.
Chiudo questa breve riflessione con un plauso al ministro Di Pietro che,oltre a partecipare alla raccolta delle firme per il referendum elettorale insieme ad AN,ha firmato(coraggiosamente) la proposta sull’inelegibbilità dei condannati.

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