lunedì 12 novembre 2007

IN ATTESA DI NOTIZIE...

Il momento politico attuale impone più che mai una necessità di decisione e rapidità:a sinistra abbiamo visto la nascita del Partito Democratico con critiche annesse in virtù del suo stato di "alter ego" del governo Prodi,il Presidente appunto del nuovo raggruppamento.In tal senso il Pd perde già in partenza lo slancio propulsivo di un nuovo ampio movimento,essendo nato proprio quando buona parte della suddetta classe dirigente sta in un governo ai minimi storici di gradimento.Desolante vedere fare un imbarazzante gioco dei nomi tra Veltroni(segretario)e Prodi(presidente) nel’ambito di un "nuovo" movimento politico che cozza,stride con la vecchia classe dirigente ex DC ed ex PCI che ci governa.Al di là di tutto però è bene soffermarsi su quanto di nuovo sta accadendo nel centrosinistra:senza difficoltà dobbiamo ammettere che è nato un nuovo partito in condizioni di democrazia mai viste prima,sebbene con liste bloccate e candidati fantasma.Crediamo sia necessario monitorare appunto lo spazio d’azione presente tra il Partito democratico ed il governo.
Ma invece cosa succede dall’altra parte?Al di là delle pur condivisibili manifestazioni popolari,ahimè mi sembra poco o niente.Il partito unico non s’ha da fare,questo è ovvio,molto meglio la federazione;invece il vero tassello mancante è a nostro avviso uno straccio di programma alternativo a quello che il centrosinistra sta cercando di portare avanti,con scarsi esiti.Legittime le proposte di Alleanza Nazionale in materia di fisco e sicurezza,ma bisogna in qualche modo lasciare alla piazza il tempo che trova,per iniziare a lavorare sugli obiettivi comuni con gli alleati,cercando di capire in tal senso da che parte sta l’UDC.Proprio questo potrebbe essere il primo passo per ritrovare sintonia comune nell’ambito della CdL:un documento snello,di pochi punti,per proporre,agire, e dare un colpo forte(anziché una spallata) al governo in carica.
Sul post-Prodi ci sono inoltre divergenze tra e negli schieramenti:un intervento che crediamo sia ineludibile è quello sulla legge elettorale,al fine di ottimizzare l’equilibrio tra rappresentatività e governabilità e garantire maggiore democrazia.Lavorando in comune(con Prodi o un eventuale governo tecnico) si potrà andare al voto in condizioni più stabili e favorevoli per tutti,si avrà una semplificazione in ambito elezioni e si potrà scegliere il proprio candidato in maniera diretta.
L’emergenza è quella di dare risposte ai cittadini con la buona politica,respingendo l’antipolitica strisciante e dare nuova linfa ad un paese in crisi.

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